Petizione al ministro Franceschini: revocare al Comune di Vicenza gestione sito Unesco

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Il gruppo UNESCO for VICENZA | U4V ha lanciato una petizione online dal titolo Vicenza e Palladio: il sito UNESCO in pericolo, in cui si chiede al ministro dei beni culturali Dario Franceschini di revocare al Comune di Vicenza la responsabilità della gestione del sito Unesco, «avendo esso agito a danno della comunità vicentina e di quel patrimonio culturale che nobilita e rappresenta l’Italia in tutto il mondo». I primi firmatari sono Francesca Leder, Alberto Peruffo, Mario Basso, Emilio Bagarella, Romana Caoduro, Enzo Ciscato, Francesca Corà, Patrizia Corà, Giulia Malesani, Giovanni Marangoni, Annetta M. Reams,  Margherita Verlato.

La petizione si può firmare su Change.org a questo link

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Di seguito il testo integrale della petizione.

Illustre Ministro

circa due anni fa, con una petizione a Lei indirizzata(https://www.change.org/p/ministro-dei-beni-e-delle-attività-culturali-e-del-turismo-on-dario-franceschini-impedisca-la-distruzione-del-paesaggio-palladiano-di-vicenza) richiamavamo, preoccupati, la Sua attenzione per segnalarLe che il sito UNESCO di Vicenza era stato gravemente compromesso da due interventi urbanistici abnormi: 1) la nuova base militare Dal Molin – Del Din posta a nord della città a meno di 1500 metri dal centro storico; 2) il complesso multifunzionale di Borgo Bergacostruito su una lingua di terra compresa tra due fiumi, a ridosso del centro storico e a poche centinaia di metri dall’emblema dell’architettura palladiana, La Rotonda.
A questi progetti, già realizzati e in fase di completamento, si stava per aggiungere la previsione del tracciato della nuova linea ferroviaria di AC/AV il quale, attraversando l’area urbana di Vicenza, compromette l’integrità del centro storico e delle zone immediatamente circostanti (core zone e buffer zone), parti essenziali del sito UNESCO.

L’azione di sensibilizzazione promossa dai cittadini, dalle associazioni ambientaliste e da poche rappresentanze politiche ha avuto riscontri molto positivi: un numero sempre maggiore di persone ha maturato la consapevolezza del grande valore del patrimonio palladiano e della sua straordinaria fragilità.

L’Amministrazione comunale di Vicenza, in particolare le giunte che si sono succedute in questi ultimi diciotto anni, con le sue decisioni e scelte, al contrario, si è resa responsabile del grave danno prodotto al nostro paesaggio culturaledimostrando indifferenza nei confronti della Convenzione sul patrimonio culturale e naturale (1972) violando i vincoli posti dall’applicazione delle relative Linee Guida.
Molte denunce, invece, sono state avanzate dalla comunità locale a dimostrazione che l’attenzione e la sensibilità verso la tutela e la corretta valorizzazione del patrimonio culturale sono un sentire diffuso e che molti cittadini di Vicenza sono disposti a spendersi perché ciò possa costituire il faro del buon governo civico.

La paventata iscrizione del sito di Vicenza nella “Lista del patrimonio mondiale in pericolo” (Heritage in danger List) pur rispondendo alle procedure previste nel caso di violazioni dell’integrità del valore universale del bene, preoccupa tutti noi che ci impegniamo per la sua difesa, mentre favorisce l’azione attuale e futura di tutti coloro che, con decisioni sbagliate e interventi dannosi, hanno contribuito a sfregiarlo.

Per questa ragione, Signor Ministro, come atto di orgoglio e di fiducia, Le chiediamo di revocare al Comune di Vicenza la responsabilità  della gestione del sito UNESCO, avendo esso agito a danno della comunità vicentina e di quel patrimonio culturale che nobilita e rappresenta l’Italia in tutto il mondo. 

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